Credito d’imposta del 28% a favore delle imprese di autotrasporto

Con decreto dirigenziale n.324 del 29 luglio 2022, la Direzione Generale per la Sicurezza stradale e l’Autotrasporto del MIMS ha reso note le modalità di erogazione delle risorse finanziarie destinate alle imprese di autotrasporto merci per conto di terzi per mitigare gli effetti degli aumenti eccezionali del costo del gasolio che le stesse imprese hanno subito in relazione ai consumi riferiti al primo trimestre 2022.

Il decreto stabilisce che le risorse pari a 496.845.000 milioni sono destinati alle imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia esercenti le attività di trasporto merci iscritte all’Albo nazionale degli autotrasportatori e al Registro elettronico nazionale per l’anno 2022 al momento della presentazione della domanda che sono impegnate in attività di logistica e trasporto di merci per conto di terzi e utilizzano veicoli di massa totale pari o superiore a 7,5 tonnellate con motori diesel di categoria Euro 5 o superiore.

Le risorse stanziate sono assegnate alle imprese nella misura del 28% della spesa sostenuta nel primo trimestre del 2022 per l’acquisto di gasolio al netto dell’imposta sul valore aggiunto, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto, nei limiti di quanto approvato dalla Commissione Europea.

Il decreto sottolinea come il credito di imposta sia cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto.

Servizi di APPRENDISTATO

La humanconsulting in collaborazione con CIFA, offre servizi di attivazione e formazione dell’apprendistato, contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e all’occupazione giovanile.


Il datore di lavoro, oltre a pagare la retribuzione dell’apprendista per il lavoro svolto, è obbligato a garantire all’apprendista la formazione necessaria per acquisire competenze professionali adeguate al ruolo e alle mansioni per cui è stato impiegato.


Per qualsiasi informazione o chiarimento non esitate a contattarci inviando una mail al seguente indirizzo info@humanconsulting.it

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 32

Il Consiglio dei Ministri si è riunito lunedì 1° maggio 2023, alle ore 11.29, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

PROVVEDIMENTI IN MATERIA DI LAVORO E INCLUSIONE SOCIALE

1. Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro

Il testo interviene con misure volte a ridurre il cuneo fiscale, per la parte contributiva, nei confronti dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35.000 euro lordi annui; a contrastare la povertà e l’esclusione sociale, con particolare attenzione per le famiglie al cui interno siano presenti soggetti fragili, minori o anziani; a promuovere politiche attive del lavoro, con l’obiettivo di assicurare
un’adeguata formazione a chi non ha un’occupazione ed è in grado di svolgere un’attività lavorativa e di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Si introducono poi interventi urgenti volti a rafforzare le regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni e si modifica la disciplina del contratto di lavoro a termine.

Misure a sostegno dei lavoratori e per la riduzione della pressione fiscale
Si innalza, dal 2 al 6 per cento, l’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 (con esclusione della tredicesima mensilità). L’esenzione è innalzata al 7 per cento se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro.
Si conferma l’incremento della soglia dei fringe benefit a 3.000 euro per il 2023, esclusivamente per i lavoratori dipendenti con figli a carico.
Si prevede una estensione ai genitori vedovi della maggiorazione dell’assegno unico prevista per i nuclei familiari in cui entrambi i genitori siano occupati.

Misure di inclusione sociale e lavorativa, di accompagnamento al lavoro e di incentivazione dell’occupazione giovanile
Dal 1° gennaio 2024, si introduce una misura nazionale di contrasto alla povertà, che consiste in una integrazione al reddito in favore dei nuclei familiari che comprendano una persona con disabilità, un minorenne o un ultra-sessantenne e che siano in possesso di determinati requisiti, relativi alla cittadinanza o all’autorizzazione al soggiorno del richiedente, alla durata della residenza in Italia e alle condizioni economiche. Il beneficio mensile, di importo non inferiore a 480 euro all’anno esenti dall’IRPEF, sarà erogato dall’INPS attraverso uno strumento di pagamento elettronico, per un periodo massimo di 18 mesi continuativi, con la possibilità di un rinnovo per ulteriori 12 mesi. Il nucleo beneficiario sarà tenuto a sottoscrivere un patto di attivazione digitale e a presentarsi, con cadenza trimestrale, presso i patronati o i servizi sociali e i centri per l’impiego, al fine di aggiornare la propria posizione.

Per i soggetti occupabili, cioè coloro che hanno una età compresa tra i 18 e i 59 anni e non rientrano tra le categorie individuate come “fragili”, è prevista la decadenza dal beneficio nel caso di rifiuto di una offerta di lavoro a tempo pieno o parziale, non inferiore al 60 per cento dell’orario a tempo pieno e con una retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi e che sia, alternativamente:

  • a tempo indeterminato, su tutto il territorio nazionale;
  • a tempo determinato, anche in somministrazione, se il luogo di lavoro non dista oltre 80 km dal domicilio.

Per evitare il godimento irregolare del beneficio, sono previsti un adeguato regime sanzionatorio e una specifica attività di vigilanza da parte del personale ispettivo dell’Ispettorato nazionale del lavoro (INL), dell’INPS, della Guardia di finanza e dei Carabinieri.

I datori di lavoro privati che intendano assumere i beneficiari potranno fruire, a determinate condizioni, di incentivi nella forma di un esonero contributivo previdenziale. Ai patronati, alle associazioni senza fini di lucro e agli altri enti di mediazione sarà riconosciuto, per ogni persona con disabilità assunta a seguito dell’attività da loro svolta, un contributo compreso tra il 60 e l’80 per cento di quello riconosciuto ai datori di lavori.

Ai soggetti di età compresa fra i 18 e 59 anni in condizioni di povertà assoluta, facenti parte di nuclei familiari privi dei requisiti per accedere al sostegno al reddito e ai componenti di nuclei che invece lo percepiscono e che non siano calcolati nella scala di equivalenza, è riconosciuto un diverso contributo, volto a sostenere il percorso di inserimento lavorativo, anche attraverso la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive. Tra tali misure rientra anche il servizio civile universale, per accedere al quale sono previste deroghe ai limiti di età e quote di riserva nei relativi bandi. Al fine di beneficiare dello strumento, i soggetti interessati dovranno registrarsi su una piattaforma informatica nazionale, rilasciare una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, rispondere a determinati requisiti e sottoscrivere un patto di servizio personalizzato, a seguito del quale potranno ricevere offerte di lavoro o essere inseriti in specifici progetti di formazione. Durante la partecipazione ai programmi formativi, per un massimo di dodici mensilità, gli interessati riceveranno un beneficio economico pari a 350 euro mensili.

Inoltre, per favorire l’occupazione giovanile sono previsti incentivi pari al 60 per cento della retribuzione per un periodo di 12 mesi, a favore dei datori di lavoro che assumono giovani sotto i trenta anni di età, non inseriti in programmi formativi e registrati nel PON “Iniziativa Occupazione Giovani”. L’incentivo è cumulabile con l’esonero contributivo nella misura del 100 per cento, per un
periodo massimo di trentasei mesi, e con altri incentivi previsti dalla legislazione vigente.

Misure sui contratti a termine
Si apportano modifiche alla disciplina del contratto di lavoro a termine (cosiddetto “tempo determinato”), variando le causali che possono essere indicate nei contratti di durata compresa tra i 12 e i 24 mesi (comprese le proroghe e i rinnovi), per consentire un uso più flessibile di tale tipologia contrattuale, mantenendo comunque fermo il rispetto della direttiva europea sulla prevenzione degli abusi.
Pertanto, i contratti potranno avere durata superiore ai 12 mesi, ma non eccedente i 24 mesi:

  • nei casi previsti dai contratti collettivi;
  • per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva, individuate dalle parti, in caso di mancato esercizio da parte della contrattazione collettiva, e in ogni caso entro il termine del 31 dicembre 2024;
  • per sostituire altri lavoratori.

Rafforzamento delle regole di sicurezza sul lavoro, di tutela contro gli infortuni e dei controlli ispettivi
Si istituisce, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative.
Si prevedono, tra l’altro: l’obbligo per i datori di lavoro di nominare il medico competente se richiesto dalla valutazione dei rischi; l’estensione ai lavoratori autonomi di alcune misure di tutela previste nei cantieri; l’obbligo di formazione specifica in capo al datore di lavoro nel caso di utilizzo di attrezzature di lavoro per attività professionali e conseguenti sanzioni in caso di inosservanza.
Si introducono, inoltre, disposizioni in materia di condivisione dei dati per il rafforzamento della programmazione dell’attività ispettiva e di vigilanza nella Regione siciliana e nelle province autonome di Trento e di Bolzano.

2. Disegno di legge in materia di lavoro

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge in materia di lavoro.
Di seguito alcune tra le principali previsioni.

Contributo per le assunzioni di persone con disabilità
La disposizione prevede il riconoscimento per enti e organizzazioni di un contributo per ogni persona con disabilità assunta a tempo indeterminato tra il 1° agosto 2022 ed il 31 dicembre 2023.

Modifiche in materia di somministrazione di lavoro
Si eliminano i limiti percentuali relativi alle assunzioni con il contratto di apprendistato in regime di somministrazione e quelli quantitativi in caso di somministrazione a tempo indeterminato di specifiche categorie di lavoratori (lavoratori in mobilità, soggetti disoccupati non del settore agricolo).
L’esenzione dal rispetto dei limiti quantitativi nell’utilizzo di personale in somministrazione, già prevista per altre fattispecie, si estende al caso in cui tale personale sia assunto dal somministratore con rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Sospensione della prestazione di cassa integrazione
Si estende ai rapporti di lavoro di durata pari o inferiore a sei mesi la disciplina già prevista per quelli di durata superiore, che prevede che il lavoratore non abbia diritto all’integrazione soltanto per le giornate di lavoro effettuate.

Durata del periodo di prova
Si puntualizza la tempistica della durata del periodo di prova nel rapporto di lavoro a tempo determinato, fissandola in un giorno di effettiva prestazione per ogni quindici giorni di calendario, e si precisa che in ogni caso tale periodo non può essere inferiore a due giorni.

Rafforzamento degli ambiti territoriali sociali per l’attuazione del LEPS e degli interventi del PNRR
Si rafforzano gli Ambiti territoriali sociali (ATS) mediante il finanziamento dell’incremento delle capacità operative dei servizi sociali comunali svolti in forma singola o associata dai comuni delle regioni a statuto ordinario per le funzioni di programmazione, coordinamento, realizzazione e gestione degli interventi, dei servizi e delle attività anche utili al raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). Si consentono le assunzioni a tempo indeterminato di personale, anche amministrativo, per le funzioni utili al raggiungimento dei LEPS, in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale.

Potenziamento dell’attività di accertamento di elusioni e violazioni in ambito contributivo e della riscossione degli importi omessi e promozione dell’adempimento spontaneo degli obblighi contributivi
Si potenzia la capacità di controllo e verifica dell’INPS, consentendo all’ente accertamenti d’ufficio mediante la consultazione di banche dati non solo dell’Istituto, ma anche di altre pubbliche amministrazioni. Si prevede, inoltre, che gli uffici dell’Ente possano invitare i contribuenti a comparire di persona o mediante rappresentanti per fornire dati ed elementi informativi. Qualora il contribuente effettui il pagamento integrale entro quaranta giorni dal ricevimento dell’accertamento, le sanzioni civili sono ridotte nella misura del 50%. Entro tale termine il contribuente può inoltrare domanda di dilazione.

L’INPS può trasmettere al contribuente la comunicazione di eventuali anomalie affinché quest’ultimo provveda alla correzione. Il contribuente ha un termine di novanta giorni dalla notifica della comunicazione per segnalare eventuali elementi, fatti o circostanze per confutare quanto comunicato. Il contribuente che provveda alla regolarizzazione delle anomalie ed effettui entro trenta giorni il versamento dei contributi è ammesso al pagamento della sanzione civile in misura annua pari al 2,75% dell’importo della contribuzione dovuta ed in caso di pagamento in forma dilazionata, la riduzione della sanzione è subordinata al versamento della prima rata. Sono previste specifiche disposizioni per l’omesso o tardivo versamento di una delle successive rate e per i casi di assenza di segnalazioni o di regolarizzazione da parte del contribuente.

Pagamento dilazionato dei debiti contributivi
Si aumenta il numero di rate, previste per il pagamento dei premi, passando dagli attuali 24 a 60 mesi.

Ricostituzione del Fondo nazionale per le Politiche Migratorie
Si prevede l’incremento, per l’anno 2023, di un importo pari a euro 2.427.740 per il Fondo nazionale per le politiche migratorie, istituito presso la Presidenza del Consiglio.

Ricongiunzione, ai fini previdenziali, dei periodi assicurativi per i lavoratori dipendenti, autonomi e per i liberi professionisti
Si modifica la disciplina della ricongiunzione ai fini previdenziali dei periodi assicurativi, allineando il rendimento previsto a quello offerto dal sistema contributivo, pari alla media quinquennale del tasso di crescita del PIL.

Il testo prevede, infine, norme relative all’istituzione del Sistema informativo per la lotta al caporalato in agricoltura; l’uniformazione dei tempi di presentazione delle domande di accesso ad Ape sociale e di pensionamento anticipato con requisito contributivo ridotto; modifiche al Codice del terzo settore per consentire la partecipazione a distanza alle assemblee; modifiche relative ai fondi di solidarietà bilaterali.

INCLUSIONE E ACCESSIBILITÀ

Riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettera e) della legge 22 dicembre 2021, n. 227 (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettera e), della legge 22 dicembre 2021, n. 227, introduce norme relative alla riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità.

Le disposizioni mirano a garantire l’uniformità della tutela dei lavoratori con disabilità sul territorio nazionale e l’accessibilità ai servizi forniti dalle pubbliche amministrazioni ai fini della loro piena inclusione.

Si introduce un’apposita figura qualificata nell’ambito delle pubbliche amministrazioni, preposta alla programmazione strategica della piena accessibilità delle amministrazioni da parte delle persone con disabilità. A tale figura spetta il compito di individuare le modalità e le azioni dirette a realizzare la piena accessibilità alle amministrazioni, fisica e digitale, da parte dei cittadini ultrasessantacinquenni e dei cittadini con disabilità; la stessa figura propone tali attività tra gli obiettivi programmatici e strategici della performance dell’amministrazione. Inoltre, gli obiettivi di tutela e accessibilità delle persone con disabilità nell’esercizio delle prestazioni lavorative e nell’accesso e fruizione dei servizi della pubblica amministrazione entrano a far parte del sistema di valutazione dei risultati anche in relazione alla responsabilità dei dirigenti. Infine, si estende il campo di applicazione dell’azione collettiva nei confronti delle pubbliche amministrazioni nei casi di mancata attuazione o violazione dei livelli essenziali per l’inclusione sociale e l’accessibilità delle persone con disabilità o degli obblighi previsti.

COOPERAZIONE RAFFORZATA SULL’ISTITUZIONE DELLA PROCURA EUROPEA

Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 9, recante disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio, del 12 ottobre 2017, relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea «EPPO» (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 9, recante disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio, del 12 ottobre 2017, relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea «EPPO». Il testo tiene conto del parere espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato.

MISSIONI INTERNAZIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha deliberato la prosecuzione delle missioni internazionali e delle iniziative di cooperazione allo sviluppo in corso e l’avvio di nuove missioni internazionali per il 2023.
La deliberazione è stata approvata previa comunicazione al Presidente della Repubblica, ai sensi della legge 21 luglio 2016, n. 145.

La delibera è accompagnata da una relazione analitica che ha il fine di:

  • riferire alle Camere sull’andamento delle missioni internazionali delle Forze armate e delle Forze di polizia, nonché sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, per il periodo 1° gennaio 2022 – 31 dicembre 2022, riportando, nelle schede allegate per ciascuna missione, le informazioni di sintesi;
  • indicare le missioni internazionali che il Governo intende proseguire nel periodo 1° gennaio 2023-31 dicembre 2023, nonché gli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione da porre in essere nel medesimo periodo.

Per quanto riguarda la prosecuzione delle missioni in corso, l’Italia, in considerazione del complesso quadro geo-strategico, contraddistinto da persistenti e duraturi fattori di instabilità e aggravato dal conflitto russo-ucraino, continua a operare nella zona del cosiddetto Mediterraneo allargato. All’esterno del Mediterraneo allargato, permane l’esigenza di mantenere una presenza navale nell’area indo-pacifica.
La strategia di impiego dello strumento militare continua a basarsi sulla tradizionale adesione alle iniziative delle Organizzazioni Internazionali di riferimento per il nostro Paese (ONU, NATO, EU), non tralasciando la possibilità di cooperare, all’interno di coalizioni ad hoc, con Paesi e attori con i quali condividiamo rapporti di collaborazione o alleanze.

Le nuove missioni per l’anno 2023 riguardano la partecipazione di personale militare alle seguenti:

  • missione UE denominata European Union Military Assistance Mission in Ucraina (EUMAM Ucraina);
  • missione UE denominata European Union Border Assistance in Libya (EUBAM Libia);
  • missione UE denominata European Union Military Partnership Mission in Niger (EUMPM Niger);
  • missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Burkina Faso.
    NOMINE
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha deliberato:
  • la nomina a ministro plenipotenziario del consigliere di ambasciata Michele Tommasi, Ambasciatore d’Italia in Sudan;
  • la nomina a ministro plenipotenziario del consigliere di ambasciata Nicola Minasi, Capo dell’Unità di crisi.

Su proposta dello stesso Ministro, il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • la nomina a ministro plenipotenziario dei consiglieri di ambasciata Elena Sgarbi (fuori ruolo), Giuseppe Fedele, Michele Cecchi (fuori ruolo), Massimiliano D’Antuono, Domenico Bellato, Marco Di Ruzza, Stefano Pontesilli, Maria Chiara Greggi, Cristina Carenza, Roberto Frangione (fuori ruolo), Filippo La Rosa, Andrea Mazzella, Pasquale Salzano (fuori ruolo), Andrea Biagini (fuori ruolo) e Andrea Silvestri;
  • il collocamento fuori ruolo, presso l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, dell’ambasciatore Massimo Marotti;
  • il collocamento fuori ruolo del ministro plenipotenziario Nicola Lener presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Segretariato generale, con l’incarico di Capo della Delegazione per la presidenza italiana del G7;
  • su proposta del Ministro Tajani e del Ministro della difesa Guido Crosetto, il collocamento fuori ruolo del ministro plenipotenziario Guido De Sanctis presso il Ministero della difesa, quale Consigliere diplomatico del Ministro.
    Infine, su proposta del Ministro della difesa Guido Crosetto, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la promozione al grado di generale ispettore capo del generale ispettore del ruolo normale del Corpo di commissariato aeronautico in servizio permanente Sergio Walter Maria Li Greci.

LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato sei leggi regionali e ha deliberato di non impugnare:

  1. la legge della Regione Friuli-Venezia Giulia n. 10 del 03/03/2023, recante “Misure per la semplificazione e la crescita economica”;
  2. la legge della Regione Umbria n. 1 del 06/03/2023, recante “Disciplina dell’assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche in Umbria e determinazione del canone in attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n; 79 (Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica)”;
  3. la legge della Regione Umbria n. 2 del 06/03/2023, recante “Disposizioni in materia di amministrazione condivisa”;
  4. la legge della Regione Piemonte n. 3 del 09/03/2023, recante “Legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale; Anno 2022”;
  5. la legge della Regione Molise n. 3 del 10/03/2023, recante “Ratifica dell’Intesa tra le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano per l’istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome”;
  6. la legge della Regione Calabria n. 10 del 15/03/2023, recante “Istituzione del garante regionale per la tutela delle vittime di reato”.

Avviso pubblico: Investimenti strategici in Campania

L’Avviso viene emanato in coerenza con gli obiettivi del PR Campania FESR 2021-2027, OS 1.1 e 1.3, del PR Campania FSE+ 2021-2027, ESO 4.4 e del POC Campania 2014/2020.

L’Avviso è finalizzato ad accrescere la capacità competitiva delle imprese, a sostenere la diffusione dell’innovazione, nonché a supportare la realizzazione sul territorio regionale di programmi di investimento produttivi strategici, innovativi e ad alto impatto occupazionale. In stretta connessione con la Strategia RIS3 Campania 2021/2027, gli investimenti devono essere focalizzati sul miglioramento del posizionamento sul mercato, sulla riduzione dell’impatto ambientale, sui processi di innovazione digitale e verde, sul miglioramento della sicurezza degli ambienti di lavoro, sul rafforzamento delle competenze della forza lavoro, rendendo il sistema produttivo regionale più resiliente alle trasformazioni in atto.

L’Avviso, in linea con quanto stabilito nel “considerando 6” del Regolamento UE n. 1058/2021, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi del FESR relativamente allo sviluppo sostenibile e alla promozione della salvaguardia e della tutela dell’ambiente. Con il presente Avviso la Regione Campania intende rispettare e conformarsi, secondo quanto previsto nell’articolo 9, comma 4 del Regolamento (UE) 2021/1060, al principio “non arrecare un danno significativo” (DNSH) agli obiettivi ambientali individuati nell’articolo 9 del Regolamento UE n. 852/2020.

Bonus Trasporti, da oggi via alle domande: ecco come fare richiesta

Via al bonus trasporti: da oggi sarà possibile chiedere il contributo, fino a 60 euro, valido per l’acquisto di un abbonamento mensile, plurimensile e annuale per l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici su gomma e rotaia. Potranno farne richiesta le persone che, nel 2022, hanno conseguito un reddito non superiore ai 20mila euro.

Risorse per 100 milioni di euro – Cento i milioni di euro a disposizione, a valere sul Fondo istituito presso il Dicastero come previsto dal decreto-legge 14 gennaio 2023 n. 5, convertito con legge del 10 marzo 2023 n. 23, e dal decreto n. 4/2023 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con i Ministri dell’Economia e delle Finanze e delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Come e chi potrà fare la domanda – Si potrà fare la domanda online per sé o per un minore del quale si ha la potestà o la rappresentanza. Ciascun beneficiario potrà chiedere un “Bonus trasporti” al mese, entro il 31 dicembre 2023 e fino a esaurimento
risorse. Inoltre, nel caso in cui il beneficiario sia minore, tale requisito deve esistere in relazione al minore beneficiario, a prescindere dal reddito del richiedente.

I trasporti esclusi dal bonus – Restano esclusi i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino.

Si può acquistare l’abbonamento fisicamente in un secondo momento – Prevista la possibilità di chiedere telematicamente l’agevolazione sulla piattaforma e acquistare l’abbonamento fisicamente in biglietteria in un secondo momento, mostrando, al momento dell’acquisto, il codice ricevuto al termine della procedura.

Per accedere al contributo basterà iscriversi, con Spid o Cie, alla piattaforma digitale creata ad hoc dal governo, rispettando i requisiti necessari.

AVVISO 05/2022 – Studi Professionali

Il Consiglio di Amministrazione del Fondo ha deliberato, nella seduta del 19 ottobre 2022, l’approvazione dell’Avviso 05/2022, la cui dotazione economica è pari a € 1.500.000,00, per il finanziamento di attività di Formazione Continua a favore di Studi Professionali, Società tra Professionisti e Centri Elaborazione Dati ubicati su tutto il territorio nazionale, aderenti a FonARCom. Gazzetta Ufficiale V Serie Speciale – Contratti Pubblici n. 140 del 30/11/2022. Apertura piattaforma FARC il 19 dicembre 2022.

Per qualsiasi informazione potete rivolgervi alla Humanconsulting scrivendo al seguente indirizzo email: info@humanconsulting.it.

ZFU Sisma Centro Italia: 60 Milioni per le imprese

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato oggi la circolare direttoriale che chiarisce i termini e le modalità per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni per l’anno 2023 previsto dall’articolo 1 della legge 197 del 2022.

Destinatari dell’intervento sono le imprese e i titolari di reddito di lavoro autonomo localizzati nella Zona Franca Urbana istituita nei comuni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a far data dal 24 agosto 2016.

Le esenzioni fiscali e contributive potranno essere richieste a partire dal 2 maggio e fino al 24 maggio 2023.

Beneficiari delle nuove agevolazioni sono esclusivamente le imprese e i titolari di reddito di lavoro autonomo regolarmente costituiti e attivi alla data del 31 dicembre 2021, già beneficiari delle agevolazioni di cui all’articolo 46, comma 2, del decreto-legge 50/2017 nell’ambito dei precedenti bandi emanati dal Ministero.

Le risorse disponibili per il 2023 sono circa 60 milioni di euro.

Aiuti di Regione Campania alle imprese per i maggiori costi legati alla crisi energetica

Con l’Avviso pubblico rivolto alle imprese la Regione Campania ha stanziato 10 milioni di euro a favore delle attività manifatturiere per i maggiori costi legati alla crisi energetica.

Le spese ammissibili sono determinate in funzione del fabbisogno di liquidità determinato dall’incremento per i consumi energetici causate dalla crisi internazionale collegata al conflitto Ucraina – Russia. Sono ammesse le imprese che abbiano registrato, nel periodo compreso tra il primo luglio e il 31 dicembre dicembre 2022, un aumento dei costi energetici (gas o elettrico o entrambi) di almeno € 1.000,00 rispetto alle tariffe del 2021. L’aiuto è calcolato in percentuale (30%) sull’aumento subito, fino ad un importo massimo di € 20.000,00.

SPORT DI TUTTI 2023: Nuovi fondi per ASD, SSD

In arrivo nuovi contributi a sostegno di associazioni, società sportive e Comuni per interventi di inclusione attraverso lo sport. Come presentare domanda entro il 24 marzo.

Il Dipartimento per lo Sport e Sport e Salute hanno resto disponibili 4 Avvisi pubblici rivolti ad ASD/SSD, ETS di ambito sportivo e Comuni per progetti di diffusione dello sport come contributo alla inclusione sociale.

In particolare gli ambiti di intervento sono:

  • iniziative in quartieri cittadini carenti di strutture sportive;
  • rivolte in particolare categorie a forte disagio sociale e a rischio
  • emarginazione;
  • progetti di inclusione negli istituti di pena, anche minorili;
  • sistemazione di aree attrezzate per l’attività motoria nei parchi urbani.

I progetti dovranno garantire attività sportive gratuite per un numero minimo di partecipanti a fronte di contributi a fondo perduto fino a 30mila euro per ciascuno). Godranno di valutazione aggiuntiva gli interventi realizzati in collaborazione con altre associazioni o enti locali e che propongano anche attività extrasportive coerenti.

L’importo complessivo messo a disposizione del Dipartimento per lo Sport è pari a oltre 13 milioni di euro.

Le domande vanno inviate tramite l’apposita piattaforma dal 24 febbraio al 24 marzo 2023, previa registrazione e creazione di un account personale e compilazione del formulario online di presentazione del progetto.

Vediamo nei paragrafi seguenti in dettaglio cosa prevedono gli avvisi (allegati in fondo all’articolo)

Capitoli:

  1. Sport di tutti 2023 – Quartieri
  2. Sport di tutti: Inclusione
  3. Sport di tutti 2023 – Carceri
  4. Sport di tutti 2023 – Parchi comunali

1) Sport di tutti 2023 – Quartieri

Le risorse stanziate per questo avviso ammontano a € 3.778.875,00 e sono destinate alla costituzione di Presidi sportivi educativi al servizio della comunità grazie all’alleanza tra sistema sportivo, terzo settore e Istituzioni Scolastiche.

I progetti dovranno riguardare aree di disagio sociale e periferie urbane a rischio emarginazione, povertà educativa e criminalità, con un alto indice di vulnerabilità sociale e materiale e dovranno costituire centri di riferimento e aggregazione sul territorio, con lo svolgimento di:

  • attività sportive ed educative gratuite per bambini/e ragazzi/e, donne/uomini e persone over 65
  • doposcuola pomeridiani e attività di laboratorio per i bambini
  • campi estivi per attività sportiva durante il periodo di chiusura delle scuole
  • Incontri con nutrizionisti e testimonial sui corretti stili di vita e i valori educativi dello sport per le famiglie e tutta la comunità
  • Attività finalizzate all’inclusione di bambini/e e ragazzi/e con disabilità

Il finanziamento per ogni singolo progetto potrà arrivare a: €100.000,00.

2) Sport di tutti: Inclusione

Con l’Avviso si intendono finanziare progetti di valore dell’associazionismo sportivo di base che lavora con categorie vulnerabili, soggetti fragili e a rischio devianza e su temi sociali, quali:

  • prevenzione e lotta alle principali dipendenze giovanili, quali quelle da sostanze stupefacenti, alcool, ludopatia, nuove dipendenze digitali, disturbi alimentari (anche presso centri di recupero);
  • contrasto alla povertà educativa e il rischio criminalità;
  • prevenzione e lotta all’obesità in età pediatrica;
  • sostegno dell’empowerment femminile e contro gli stereotipi e la violenza di genere.

Le risorse programmate messe a disposizione dal Dipartimento per lo Sport, sono pari a € 2.406.410,00.

Ogni progetto presentato da ASD/SSD e ETS di ambito sportivo dovrà garantire:

  • lo svolgimento di attività sportiva gratuita, per almeno 2 ore a settimana, in favore dei beneficiari per almeno 24 mesi; con attività sportive destinate a beneficiari in età scolare svolte in orario extracurricolare
  • il coinvolgimento di mimino 50 (cinquanta) beneficiari,

Nella valutazione dei progetti presentati da ASD/SSD e ETS di ambito sportivo, si darà preferenza ai progetti che oltre all’attività sportiva prevedano:

  • azioni di valorizzazione di attività extra sportive aggiuntive, (es. centri estivi, doposcuola pomeridiano);
  • la collaborazione con altri soggetti (quali altre ASD/SD e servizi sociali degli Enti Locali, strutture di recupero, Istituzioni scolastiche e universitarie, Enti ospedalieri, ecc.).

3) Sport di tutti 2023 – Carceri

L’Avviso “Carceri” è rivolto a ASD/SSD e ETS di ambito sportivo per il sostegno di progetti volti alla pratica dell’attività motoria, sportiva e formativa negli Istituti penitenziari per adulti e negli istituti penali per i minorenni.

I progetti dovranno creare attraverso la pratica dell’attività sportiva, percorsi di sostegno e di recupero dei soggetti fragili inseriti in contesti difficili, maggiormente esposti a rischio di devianza ed emarginazione.

Inoltre dovranno essere occasione per fornire competenze di ambito sportivo, educativo e socio-psico- pedagogico al personale dell’amministrazione penitenziaria, ai detenuti e agli operatori.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività previste dai protocolli d’Intesa sottoscritti con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.

Il finanziamento per ogni singolo progetto può arrivare a:

  • € 20.000, per la linea Adulti e
  • € 15.000,00 per la linea Minorenni

Le risorse complessive a disposizione ammontano a 3 milioni di euro.

4) Sport di tutti 2023 – Parchi comunali

Infine, l’avviso riguardante i Parchi è rivolto ai Comuni.

Si prevede l’erogazione di contributi economici per la creazione di nuove aree attrezzate nei parchi in cofinanziamento, attraverso la dotazione di strutture fisse per lo svolgimento dell’attività sportiva all’aperto.

I Comuni interessati alla realizzazione del Progetto dovranno prevedere l’affidamento delle aree attrezzate per un minimo di due annualità ad una Associazione Sportiva Dilettantistica o Società Sportiva Dilettantistica del territorio, le quali dovranno assicurare la manutenzione delle aree in cambio dell’uso esclusivo delle stesse in alcune fasce orarie dei giorni della settimana stabilite in accordo con il Comune.

Nelle aree selezionate dovranno essere installate attrezzature per un valore massimo di:

  • MODELLO PROGETTUALE SMALL – Importo massimo comprensivo di fornitura, trasporto, installazione e personalizzazione – € 5.000
  • MODELLO PROGETTUALE MEDIUM – Importo massimo € 30.000
  • MODELLO PROGETTUALE LARGE – Importo massimo – € 35.000.

L’importo stanziato a questo fine ammonta a 4 milioni di euro di cui € 3.300.00,00 per l’approvvigionamento e l’installazione delle attrezzature e € 700.000,00 per l’allestimento e l’attivazione.

Per poter presentare la propria candidatura, i Comuni dovranno mettere a disposizione un’area, all’interno del proprio territorio comunale, avente le seguenti caratteristiche:

  • avere dimensioni di almeno 300 mq in area pianeggiante;
  • essere interna ad un parco pubblico urbano o una spiaggia di proprietà e nella completa disponibilità del Comune proponente;
  • essere priva di barriere architettoniche;
  • essere dotata di un impianto di illuminazione funzionante che permetta lo sfruttamento dell’area attrezzata anche in orario serale;
  • essere compatibile a livello urbanistico e ambientale alla tipologia di fornitura proposta nell’ambito del Progetto.

ECO-SISMA Bonus alla consolidante: utilizzo in compensazione senza limiti

Si tratta infatti del mero trasferimento di una posizione soggettiva alla fiscal unit, da parte della consolidata, ai fini della liquidazione Ires e non di una vera e propria cessione del credito d’imposta.

Una società consolidata può trasferire alla consolidante i crediti d’imposta Ecobonus e Sismabonus maturati nel 2019, per l’utilizzo in compensazione con l’Ires di gruppo, senza incorrere nei limiti previsti dall’articolo 34 della legge n. 388/2000. Possibilità invece preclusa in caso di ulteriori cessioni da parte dei secondi cessionari, secondo le previsioni dell’articolo 14 e 16 del Dl n. 63/2013. È il chiarimento dell’Agenzia contenuto nella risposta n. 133/2021.

Nell’interpello la società Beta, in qualità di cessionaria, aveva acquistato, a partire dal 2019, direttamente dai soggetti titolari della detrazione, spettante per gli interventi di riqualificazione energetica, il credito d’imposta nella misura e alle condizioni previste dalla disciplina agevolativa. Tale credito, ricorda il documento di prassi, qualora non sia oggetto di successiva cessione, è utilizzabile in compensazione senza l’osservanza dei limiti previsti dall’articolo n. 34 della legge n. 388/2000.

Il titolare dell’Ecobonus e del Sismabonus quindi può cedere il credito, corrispondente alla detrazione spettante, ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ad altri soggetti privati. Il fornitore che ha effettuato gli interventi ha, a sua volta, facoltà di cedere il credito d’imposta ai propri fornitori di beni e servizi, con esclusione della possibilità di effettuare una terza cessione da parte di questi ultimi.

Al riguardo l’Agenzia ricorda, oltre alla misura che ha previsto la completa fruibilità del credito ceduto (articolo 14 Dl n. 63/2013), anche la disposizione che ha previsto dei limiti all’utilizzo in compensazione del credito oggetto di cessione (articolo 34 della legge n. 388/2000)
Ricorda, poi, che la disciplina sul consolidato fiscale consente la determinazione in capo alla società o ente controllante di un’unica base imponibile, costituita dalla somma algebrica degli imponibili di ciascuna impresa partecipante. Questa opportunità non penalizza la possibilità di compensazione e di utilizzo dei crediti e delle eccedenze d’imposta che sono concessi alle imprese singolarmente considerate.

L’articolo 121 del Tuir prevede, infatti, che ciascuna società partecipante al consolidato debba redigere e presentare la propria dichiarazione dei redditi – senza liquidare la relativa imposta – comunicando alla controllante il proprio reddito complessivo, le ritenute subite, le detrazioni e i crediti d’imposta spettanti e acconti versati.

Pertanto, in conseguenza dell’esplicito riconoscimento della fiscal unit, ciascuna società partecipante al consolidato (inclusa la stessa consolidante) ha la facoltà di trasferire i propri crediti ai fini della compensazione con l’imposta sul reddito delle società dovuta dalla consolidante per un ammontare non superiore all’Ires risultante dalla dichiarazione dei redditi del consolidato.

Riguardo al primo quesito, dunque, l’Agenzia ritiene che nel caso in esame si è in presenza di un trasferimento di una posizione soggettiva alla fiscal unit che rileva ai soli fini della liquidazione dell’imposta sul reddito delle società dovuta dalla consolidante, e non di un vero e proprio contratto di cessione. Di conseguenza, la controllata Beta potrà legittimamente traferire il credito d’imposta nei limiti della quota utilizzabile e dell’Ires dovuta, senza incorrere nelle limitazioni normative indicate.

Riguardo al secondo quesito, e cioè al riconoscimento del Sismabonus e dell’Ecobonus nell’ipotesi in cui il bonifico usato per il pagamento delle ristrutturazioni sia stato compilato in modo tale da non consentire alle banche e a Poste italiane di adempiere correttamente all’obbligo di ritenuta, l’Agenzia precisa in via preliminare che tale quesito presenta un difetto di legittimazione, trattandosi di un punto che non riguarda l’istante. Inoltre l’interpello non individua in modo puntuale l’errore commesso, parlando genericamente di “incompletezza di taluni dati del bonifico”.

In ogni caso, l’Agenzia ricorda gli elementi che devono figurare nel bonifico richiesti dalla normativa (indicazione della causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione, il codice fiscale o partita Iva del beneficiario) e in particolare i chiarimenti contenuti nella circolare n. 13/2019, precisamente “Qualora, per errore, non siano stati indicati sul bonifico tutti i dati richiesti e non sia stato possibile ripetere il bonifico, la detrazione spetta solo qualora il contribuente sia in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dall’impresa con la quale quest’ultima attesti che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del reddito d’impresa Tale documentazione dovrà essere esibita dal contribuente che intende avvalersi della detrazione al professionista abilitato o al CAF in sede di predisposizione della dichiarazione dei redditi o, su richiesta, agli uffici dell’amministrazione finanziaria”.